Esimi Ricercatori, come sapete tra le mie grandi passioni un posto di primissimo piano rivestono il cyberpunk, lo steampunk e i Miti di Cthulhu. Pertanto quando oggi, nelle mie passeggiate digitali da cyberflaneur, mi sono imbattuto nel video “Toujin Kit” ho avuto un piccolo sussulto.
Un po’ perché Tatsuyuki Tanaka tra gli estimatori degli anime giapponesi è un nome noto e apprezzato, un po’ perché rientrava in un’antologia “Genius Party Beyond“, che da tempo mi riprometto di reperire….
Devo ammettere che il video, che vi posto di seguito mi ha letteralmente entusiasmato per la sua perfezione stilistica.
La storia è assolutamente asciutta, minimalista sotto ogni profilo: dialoghi, trama, suoni.
E’ impressionante come in un racconto serrato nel lento svolgimento venga rappresentata la dimensione domestica dell’orrore cosmico.
Il Male è rappresentato nella sua quotidianità, nella sua dimensione da catena di montaggio casalinga, nei piccoli dettagli fuori posto.
Il Bene è distopico, burocratico, dimesso.
L’estetica di questo piccolo capolavoro mi riporta alla mente centinaia di libri, di fumetti, di film, con cui ho riempito le giornate della mia prima giovinezza.
Non so perché ma quando si è giovani, si è un po’ come la streghetta cyberpunk del cortometraggio: si prova più simpatia per l’Alieno, che per la “burocrazia del bene”…
Vedere questo video è stato una sorta di piccola madeleine digitale.
Mi ha ricordato le copertine di Urania disegnate da Karel Thole, che mi suscitavano sempre uno strano mix di fascinazione e straniamento.
Mi ha ricordato i testi gnostici di Philip K Dick, con le sue trame a incastro…
Mi ha ricordato l’orrore cosmico di Howard Phillis Lovecraft, sempre accennato e mai mostrato appieno, né appieno comprensibile…
Mi ha ricordato centinaia di esseri ibridi tra l’uomo e l’alieno e tra l’umano e il sintetico protagonisti di centinaia di fumetti e telefilm…
Mi ha ricordato la Meraviglia…
Lovely!
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Più lo vedo più mi sembra perfetto.
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Gli Urania che ricordo!!!E il video é spettacolare, non lo conoscevo…:) Mi piace!
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Penso che i vecchi Urania rappresentino uno dei rari casi in cui una rivista diventa vero e proprio feticcio!
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Capolavoro davvero!
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Va detto a onor del vero che per apprezzalo appieno bisogna essersi ammazzati di “letture maledette”, ma è una vera genialata!
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Umhhh alle volte si ammazzarsi altre volte no direi rivitalizzarsi, ma concordo.
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E’ stata una rinascita in effetti 😉
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ahhahah
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molto old school, come regia e fotografia.
anche io sono sempre stato sensibile a questi scenari e ho gradito questa rilettura del noir tipico del cyberpunk!
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Penso che la scena dei cyborg che intonano l’evocazione con la salmodia shinto sia una sorta di manifesto di etnografia surrealista!
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Meraviglia nella storia e nei disegni. Bellissimo Gio.
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Piccolo capolavoro a orologeria 😉
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Mi ha disgustosamente affascinato…
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Quando trovo queste cose in Rete penso sempre alle nostre chiacchierate steampunk, love fratello!
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